Il lino e la canapa

Hoor unt henaf

Una tradizione antica

La difficoltà delle comunicazioni con l’esterno fece sì che la comunità saurana fosse quasi autosufficiente nella produzione di tessuti, abiti, corde fino ai primi decenni del XX secolo.

 

Le famiglie allevavano pecore per la carne e la lana e coltivavano campi di lino e canapa, da cui si ottenevano le fibre tessili. I gambi venivano raccolti a strappo, essiccati, portati a macerare sui prati e infine riscaldati sul prechllouch (una fossa nella quale si faceva fuoco) e battuti con la prechl (gramola). La fibra, pettinata e ripulita con diversi attrezzi, veniva filata con lo spinredle (filatoio a pedale), avvolta in matasse e consegnata ai tessitori.

 

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Nei confronti di queste due piante si sta verificando una ripresa di interesse. In alcuni orti ricompare il lino, una pianta estremamente decorativa, oltre che utile. Capi in lino e canapa vengono prodotti dalla Tessitura di Sauris. Il birrificio locale utilizza foglie e infiorescenze di canapa per aromatizzare la birra, e con questa a sua volta si insaporiscono alcuni tipi di formaggio.