Il Centro etnografico di Sauris ha sede in un edificio di particolare pregio per la documentazione della locale architettura tipica, in pietra e legno. Ubicato a Sauris di Sopra/Plotzn, esso era un rustico adibito a stalla e fienile, ottimo esempio di struttura architettonica alpina pensata per sfruttare in maniera ottimale insolazione e aerazione, per garantire calore invernale interno nella parte in muratura e la conservazione stratificata e differenziata del foraggio nella parte superiore, per sopportare il grande peso della neve grazie all’elasticità della struttura in legno.
L’intervento di recupero edilizio, pur modificando la destinazione d’uso di tutti i vani, ha rispettato le peculiari caratteristiche architettoniche e ambientali dell’edificio. Esso conserva, quindi, all’esterno le pareti in tronchi di larice a incastro e chiodi di legno (secondo la tecnica del Blockbau), i pavimenti in tavoloni di abete e larice, i ballatoi con la struttura ad arpa (utilizzata per l’essiccazione dei cereali e del fieno) e a balaustra; all’interno i pilastri e le travi in legno a sostegno della copertura. Nel tavolato che chiude le pareti del secondo piano si aprono degli oculi a chiusura scorrevole, utilizzati per variare l’aerazione all’interno dell’edificio con il variare delle condizioni atmosferiche, garantendo la conservazione ottimale del foraggio. Il tetto, a quattro falde, ha una copertura in scàndole (tavolette) di larice. Col restauro sono state ripristinate anche le grondaie in legno.
Tutti gli elementi nuovi, introdotti in funzione della nuova destinazione d’uso (scale, parapetti, serramenti, travi di sostegno, ecc.) sono realizzati in materiale metallico verniciato, per denunciare con evidenza la nuova funzione.
Al piano seminterrato (ex stalla) è stata ricavata una saletta per conferenze, riunioni, eventi culturali; nei due piani superiori si trovano gli spazi espositivi ed un piccolo bookshop con pubblicazioni sulla cultura locale.